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Biologico

Tra la civiltà contadina e la Cooperativa Girolomoni, c’è di mezzo tanta cultura.

 Nei primi anni ‘70 Gino Girolomoni, poco meno che trentenne, inizia uno studio sul territorio e sulla cultura agricola dei suoi conterranei. Compaesani contadini e gente umile, detentori di un patrimonio di conoscenze che andavano perdendosi a causa dell’avvento dell’industrializzazione.

Gino capisce però che le cause non sono solo economiche ma anche culturali. Da questa consapevolezza, sono molti gli eventi e gli incontri che organizza al fine di rivalutare la civiltà contadina e indagare quali azioni concrete intraprendere per diffondere l’agricoltura biologica.

Eventi nell’ambito dell’agricoltura biologica

Corsi e seminari

Corso di agricoltura biologica – Promosso dal Comune di Isola del Piano, 2-3 maggio 1978. Con Ivo Totti, Claude Aubert, Giorgio Celli, Francesco Garofalo, Angelo Ponzio, Roberto Vallerani, Paolo Volponi.

La tutela del territorio: agricoltura e suoli nelle Marche – Promosso dall’Università degli Studi di Urbino e dalla Comunità Montana del Metauro e svoltosi presso la Cooperativa Alce Nero, 24 aprile 1982.

Ridare una storia alle nostre colline – Promosso dal Comune di Isola del Piano, sabato 20 febbraio 1988.

Esposizioni di artigianato e strumenti di lavoro

Piano si tiene l’esposizione di tele a mano e di attrezzature agricole tradizionali. L’evento è promosso dal Comune di Isola del Piano e dal sindaco Gino Girolomoni. La stessa esposizione verrà proposta anche a Roma presso la Fondazione Ernesta Basso.

Un’altra mostra sull’artigianato, promossa da La Crina (Associazione Culturale per la sopravvivenza dell’antica civiltà contadina) avviene l’anno successivo, 1974.

Le cose che non si ritrovano più – Nel 1976 viene inaugurata, sempre a cura de La Crina e per conto del Comune di Isola del Piano, la mostra mercato di terrecotte, tele a mano, canestri di canna e utensili in legno  (4-19 settembre 1976).

L’anno successivo la proposta si allarga all’artigianato rurale dell’Umbria e delle Marche (21 agosto – 11 settembre 1977).

Alce Nero e Cooperativa Girolomoni

Inizia a nascere l’idea del progetto Alce Nero, marchio poi venduto nel 2004, con cui si fa riferimento all’esperienza degli indiani d’America costretti a vivere nelle riserve in un progressivo sradicamento della loro identità e cultura, proprio come i contadini delle colline marchigiane.

“È difficile seguire una grande visione, in questo mondo buio, pieno di ombre mutevoli. Tra queste ombre gli uomini si perdono (…) Alla fine mi abituai a vivere lì (nella riserva ndr) ma ero come un uomo che non avesse mai avuto una visione” (da Alce Nero parla, Adelphi 1968. Alce Nero era un sacerdote indiano della tribù dei Sioux Oglala).

Nel 1977, nasce la Cooperativa, in uno spirito di collaborazione e corresponsabilità da parte di ogni socio fondatore, e quindi i primi prodotti con marchio Alce Nero.

Inizia anche il periodo di divulgazione da parte di Girolomoni sull’importanza di fare agricoltura biologica e molti sono gli incontri sul tema nel corso degli anni:

  • Per una nuova società rurale – (Centro culturale e Sociale don Minzoni – Sondrio, 9 maggio 1980)
  • Può ritornare la vita sulla montagna? – (Albaredo, 19 dicembre 1981)
  • Montagna, colline e contadini abbandonati dall’economia e dal progresso anche nel futuro? – (Como, 29 gennaio 1982)
  • Cultura-economia-ecologia – (Brusio, 29 novembre 1986)
  • 2° Corso di ecologia – (Foggia, dicembre – marzo 1986 – 1987)
  • In cammino verso un nuovo modello di sviluppo – (Servigliano, novembre – giugno 1987- 1988)

Agricoltura biologica dall’alimentazione naturale allo sviluppo compatibile delle aree emarginate – (Circolo culturale Oltre la Linea – Reggio Emilia, 14 ottobre 1993).

Guarda le pubblicazioni

Fondazione Girolomoni

Negli anni la Fondazione culturale Girolomoni ha collaborato nell’organizzazione di una serie di eventi legati al mondo dell’agricoltura biologica come:

BioEuropa – Incontro annuale degli agricoltori biologici;

Famers’ Friend – Premio internazionale consegnato a quanti, con la loro attività, hanno sostenuto e raccontato il difficile lavoro dei contadini che operano in contesti complessi, sia a livello locale che internazionale (anno 2017, Yacouba Savadogo; anno 2015, Tomy Mathew Vadakkancheril; anno 2014, Salvatore Ceccarelli; anno 2013, Guy Watson; anno 2012, Luciano Vasapollo; anno 2011, Vandana Shiva; anno 2010, Mario Levi; anno 2009, Ibrahim Abouleish; anno 2008, Silvia Perez-Vitoria e Corrado Barberis; anno 2007, Joseph Wilhelm titolare della ditta Rapunzel);

Corto e Mangiato – Festival del cortometraggio sul cibo biologico in collaborazione con l’Istituto Alberghiero di Pesaro e il Comune di Isola del Piano.

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